FRITJOF CAPRA
la visione sistematica della vita per una crescita qualitativa


Fritjof Capra è un fisico e studioso della teoria dei sistemi. Egli pone al centro della sua ricerca il passaggio della visione del mondo meccanista ad una visione sistemica ed ecologica, che produrrà cambiamenti in tutti i campi del sapere scientifico e nella società.

Nella nuova visione sistemica, l'uomo non si contrappone alla natura ma ne è parte integrante. Tutti noi siamo portati a stabilire delle relazioni di causa-effetto lineari, semplici, in base a quello che vediamo. Una delle difficoltà della scienza è stata quella di far vedere alla gente che le cose sono molto più complesse di quello che sembrano.
L'universo non è più visto come una macchina fatta di componenti elementari. Il mondo materiale è una rete inseparabile di relazioni; il pianeta, nel suo complesso, è un sistema vivente che si autoregola.
L'evoluzione è vista come una "danza cooperativa", in cui la creatività è l'emergere costante di novità.

Una nuova scienza delle qualità sta emergendo. La chiamiamo "LA VISIONE SISTEMICA DELLA VITA" perché coinvolge un nuovo modo sistemico di pensare: si tratta di una catena di casualità dipendenti l'una dall'altra.

Il pensiero sistemico nasce negli anni "20 del '900, dal confronto tra bioligi, psicologi ed ecologi.
Un sistema vivente è un insieme integrato che può essere compreso solo esaminando le proprietà dell'intero. I pensatori sistemici formularono a tale proposito "IL TUTTO E' PIU' DELLA SOMMA DELLE SUE PARTI".
Durante gli anni '70 e '80, il pensiero sistemico si è elevato a un nuovo livello, con lo sviluppo della teoria della complessità.
Una delle scoperte più importanti della comprensione sistemica della vita, è il riconoscimento che la rete è lo schema di organizzazione fondamentale di tutti i sistemi viventi.
La vita è una qualità globale dell'insieme.
Ogni comunicazione genera pensieri e significati, che fanno nascere nuove comunicazioni, e così l'intera rete genera se stessa.
Le reti biologiche operano nell'ambiente della materia; le reti sociali operano nell'ambiente del significato; entrambe producono strutture materiali.
Il pensiero sistemico è multidisciplinare, perché la scienza dei sistemi viventi ci dice che ci sono proprietà comuni tra tutti i sistemi viventi.
I problemi cruciali del nostro tempo (energia, ambiente, cambiamento climatico ecc...) non possono essere compresi separatamente: sono problemi tutti interdipendenti. Il dilemma fondamentale sembra essere l'illusione che su un pianeta limitato sia possibile una crescita illimitata. La crescita dell'economia e delle aziende sono il motore del capitalismo globale del sistema economico attualmente dominante. Al centro dell'economia globale vi è una rete di flussi finanziari priva di qualsiasi impostazione etica. Quella che noi chiamiamo "crescita" è più che altro "spreco": oggi abbiamo un'economia dello spreco della distruzione.
La CRESCITA QUALITATIVA invece, valorizza la qualità della vita attraverso la generazione e la rigenerazione.
Dobbiamo qualificare la crescita: da un punto di vista ecologico, la crescita "cattiva" è una crescita di servizi e di processi produttivi che sono basati sui combustibili fossili, hanno a che fare con sostanze tossiche ed esauriscono le nostre risorse naturali; la crescita "buona" invece, è una crescita di servizi e di processi di produzione più efficienti, che comprendono energie rinnovabili, riciclo continuo delle risorse naturali e il risanamento dei eco-sistemi della terra. La differenza tra ecologia ed economia è: l'ecologia sarebbe il conoscimento della  natura, mentre l'economia sarebbe la gestione dell'ambiente.
La formazione ecologica è il primo passo per la strada verso la sostenibilità.

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