Scienze_umane_2M

MAOMETTO E ISLAM   Secondo la tradizione, in una grotta, Maometto ebbe la prima rivelazione: l’arcangelo Gabriele gli rivelò che proprio lui, Maometto, sarebbe stato il profeta di Allah. Da allora, e per 20 anni, le rivelazioni si succedettero, dando luogo alla composizione del libro sacro dell’islam, il Corano. La prima predicazione di Maometto si caratterizzò per il suo tono apocalittico e per una rigida concezione monoteista. Ciò allarmò le figure maggiori della città, che, oltre a controllare le vie commerciali che passavano per la Mecca, erano i protettori della pietra nera. Di fronte all’ostilità crescente delle grandi famiglie, Maometto ed i suoi seguaci dovettero trovare riparo a Medina, un’oasi nei pressi della Mecca. Nei circa 8 anni trascorsi a Medina, Maometto ottenne il dominio dell’oasi e allargò la cerchia dei suoi fedeli. Il “Sigillo dei profeti”. Maometto si proponeva come sigillo dei profeti, intendendo offrire la forma più perfetta e autentic

bisogna avere fede in Allah recitando le parole:-Non vi è altro Dio che Allah e Maometto è il suo profeta.- bisogna pregare 5 volte al giorno rivolgendo il capo verso la Mecca, sdraiandosi su un tappetino. Il mezzogiorno del venerdì bisogna ritrovarsi per fare una preghiera comune. bisogna fare l'elemosina per aiutare i più poveri bisogna digiunare durante il dì, in tutto il mese di Ramandan. bisogna fare il pellegrinaggio alla Mecca, almeno una volta nella vita per tutti quelli che siano in grado di permetterselo economicamente e di affrontarlo fisicamente.

  Agostino promuove una collaborazione tra ragione e fede ("credi per conoscere, conosci per credere"). Nella sua opera più importante, Il maestro, affronta le sue questioni fondamentali del pensiero educativo. Il maestro non può insegnare con il linguaggio,  perché esso è costituito di segni che possono essere compresi solo da chi conosce già le cose a cui si riferiscono. Attraverso il linguaggio può solo stimolare l' allievo a ricercare la verità dentro sé stesso, consultando nella propria anima, il maestro interiore. Per Agostino, l' educazione è un processo secondo il quale l' allievo è attivo protagonista e non passivo ricettore. Agostino da molta importanza al ruolo dell' allievo: egli ritiene che ogni nozione, per essere appresa in modo significativo, debba essere sentita come vera dagli allievi. un altro tema importante nella pedagogia di Agostino è l' amore. nella prima Catechesi considera l' amore anima dell' educazione.

L' EDUCAZIONE CRISTIANA FINO A SANT' AGOSTINO CRISTIANESIMO ED EDUCAZIONE: LA SALVEZZA DELL' ANIMA A partire dalla predicazione di Cristo in Palestina, il cristianesimo acquista lo stesso impero. Con l' Editto di Costantino (313) al cristianesimo viene riconosciuta la libertà di culto, e con l' Editto di Tessalonica (380) diventa religione ufficiale dell' impero. Il Cristianesimo manifesta una spiccata vocazione pedagogica. Cristo è il maestro e predica la buona novella. I primi strumenti dell' educazione cristiana sono i Vangeli incentrati sulla figura di Cristo e sul suo esempio. Nei primi secoli l' educazione cristiana era un' educazione informale portata aventi dai Padri apostolici. Nell' ottica cristiana l' educazione è rivolta a tutti. Quello cristiano è un messaggio universale che, attraverso un rinnovamento interiore, vuole condurre alla salvezza dell' anima. Il messaggio di Cristo è incentrato sull' amore

L' EDUCAZIONE NEL MONDO GRECO la civiltà greca nasce in un territorio particolare, diviso tra piccole isole e zone montuose continentali. L' iliade e l' odissea sono attribuite a un cantore cieco: Omero, che ha goduto di una fama enorme nel mondo greco. nei poemi omerici compare il concetto di aretè, che significa virtù.  L' Iliade racconta l' assedio della città di Troia, in Asia Minore, e opera degli Achei. Gli eroi sono esempi, modelli educativi.  L' Odissea narra delle peregrinazioni attraverso il Mediterraneo di Ulisse. In quest' opera prevale l' artè intellettuale.  http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/psicologia-pedagogia/Pedagogia/La-pedagogia-antica/L-educazione-nella-Grecia-arcaica-e-nella-polis.html

SENECA E L' AUTOEDUCAZIONE INTERIORE Lucio Anneo Seneca è stato un filosofo, drammaturgo e politico romano, esponente dello stoicismo.  Seneca fu attivo in molti campi, compresa la vita pubblica, dove fu  senatore   e   questore , dando un impulso riformatore. Egli  rappresenta un diverso orientamento: egli mira alla  cura di sé   e all' autoeducazione interiore  attraverso la   filosofia .  Nelle Lettere a Lucilio  Seneca sostiene la necessità di migliorare se stessi dal punto di vista morale, seguendo l'esempio delle persone virtuose ed esaminando le esperienze personali.  Seneca critica anche l'educazione fine a se stessa, dicendo che è sbagliato dedicarsi allo studio senza mirare alla propria crescita interiore. D efinisce la figura del saggio come colui che  controlla le proprie passioni con l'uso della ragione e accetta il proprio destino. Egli inoltre critica le ricchezze e i beni materiali favore dei beni spirituali e dello sviluppo etico dell&#